La  seconda edizione di The Venice Glass Week si è svolta dal 9 al 16 Settembre 2018. Una seconda edizione di gran successo con  oltre 180 eventi ufficiali a Venezia, Mestre e ovviamente Murano tra esposizioni, laboratori, visite guidate e conferenze di grande interesse.

Il nostro contributo al festival diffuso dedicato al vetro è stata l’offerta di una settimana denominata Glass Together. Una settimana di laboratori di lavorazione a lume dedicati a famiglie con figli in età scolare (6-18 anni).

Sono stata molto felice del riscontro e come sempre il risultato non è stato solo una trasmissione del sapere ma anche un reciproco arricchimento derivante dall’incontro con persone dalle storie e dalle esperienze più disparate.

I laboratori hanno avuto una durata di circa un’ora e mezza l’uno e ciò che ho cercato di comunicare non sono stati solo i cenni storici sulla lavorazione del vetro, del vetro a lume e delle perle di vetro, conditi da curiosità e aneddoti circa l’indissolubile legame tra il vetro, Murano e Venezia ma lo scopo primario è stato quello trasmettere a grandi e piccini la grande passione che la lavorazione del vetro riesce a infondere a chiunque si avvicini a questo straordinario materiale. Ho guidato i partecipanti nella creazione della loro piccola prima opera in vetro. Nonostante le diverse predisposizioni personali tutti sono riusciti a portare a casa con loro un ricordo della giornata sotto forma di manufatto in vetro.

Cosa mi ha spinto a proporre questa attività?

Da alcuni anni ormai affianco alla mia produzione  l’insegnamento di quest’arte sia a professionisti, o aspiranti tali, che a semplici curiosi, appassionati, temerari visitatori di passaggio. Spesso negli anni si sono rivolte a me anche famiglie in visita a Murano che cercavano un modo coinvolgente per avvicinare i bambini alla materia vetro. È così che ho potuto verificare di persona che far collaborare genitori e figli alla realizzazione di un piccolo manufatto crea un clima di felicità mista a stupore che colpisce adulti e più piccoli allo stesso modo. Spesso i genitori mi scrivono anche mesi dopo l’esperienza per farmi sapere che i loro figli continuano a parlarne e ciò crea per loro, ovviamente, la nascita di un ricordo prezioso, ma anche pianta un seme, un collegamento col vetro che si spera un giorno possa germogliare portando nuove generazioni di appassionati, estimatori, tecnici, artisti che decideranno di dedicare il proprio ingegno allo sviluppo e al proseguimento di questa arte.

Carrello

Accedi

Back to Top